La festa dei “GIUDEI”
Il Venerdì Santo a San Fratello
A San Fratello, piccolo centro
dei Nebrodi, il Giovedì ed il Venerdì Santo sono i giorni
più caratteristici e folklorici della Sicilia, che si mischiano tra
il sacro e il profano. L’origine di questa tradizione popolare
è medievale, e, ancora oggi, racchiude fede e folklore. Inizia nel
1276 con la
Confraternita dei Flagellanti, oggi più
numerosi e chiamati Giudei.
Il loro vestire
è vario e strano, come strani sono i loro comportamenti e i loro atti. Il
costume è formato da una giubba e da calzoni rossi, adornati ai lati
da strisce di stoffa d’altro colore. Il capo è completamente
coperto da un cappuccio, anch’esso rosso, e dalla maschera penzola
una grossa lingua di pelle lucida che, insieme ad una bocca grande e a due
sopracciglia molto lunghe, conferiscono al mascherone un’aria
grottesca e mostruosa. Ai piedi indossano delle scarpe in cuoio grezzo o
“scarpe di pelo” ed in mano portano mazzi di catene a maglie larghe.
Per due giorni San
Fratello impazzisce. I Giudei, correndo, attraversano strade, si
arrampicano sui muri, camminano sugli orli, saltano, suonano, fuggono e
spariscono, facendo un vero pandemonio, assordando e, a volte, anche
impaurendo la gente.
Sono abitanti del paese, contadini e pastori che, vestiti
da Giudei, si fingono gli uccisori di Cristo e, nelle ore della sua
condanna e della Crocifissione, demoniacamente si scatenano.
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©2008 Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato
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