Le Ceramiche di
Santo Stefano di Camastra
Tradizione
antichissima, questo tipo di arte ha ormai raggiunto, a Santo Stefano di
Camastra, livelli così alti dal punto di vista qualitativo e
quantitativo, da competere con centri rinomati come Caltagirone, Trapani e
Palermo. L'arte fittile a Santo Stefano di Camastra ha inizio sotto il
dominio arabo , a partire dall' XI secolo, come forma di artigianato minore
destinato alla produzione di suppellettili ceramici, generalmente acromi,
destinati ad ambito domestico. Nel Medio Evo, e, soprattutto, in epoca
rinascimentale, la produzione subisce un notevole salto di qualità
artistica e i prodotti di Santo Stefano di Camastra cominciano ad essere
esportati anche fuori della
Sicilia.
Dopo il 1682, a seguito della
ricostruzione della città semidistrutta da un movimento franoso, si
intensifica la produzione di tegole e mattoni da costruzione e nel '700, in pieno
rococò, le piastrelle stefanesi da pavimentazione e rivestimento, in
cotto smaltato con vividi colori arancione, giallo, verderame, bruno
– manganese, per bellezza e perfezione tecnica vengono richieste
anche fuori d'Italia.
Oggi, le strade
cittadine sono diventate
un'esposizione permanente di ceramica all'aperto ( vasi, albarelli, piatti,
acquasantiere, fioriere, elementi architettonici ecc...) che è
possibile anche ammirare nel Museo
della Ceramica di Palazzo Trabia. Dal 1934 è attiva la Scuola Regionale
d'Arte per la Ceramica
che cura, particolarmente, l'affermazione artistica del prodotto.
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©2008 Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato
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