

Festa dei Flagellanti a Montagnareale
Il 15 agosto a Montagnareale,
piccolo centro dei Nebrodi, si assiste ad un rito particolare che ancora
oggi si effettua nella tradizione religiosa locale, cioè una
processione penitenziale che ha luogo nel giorno dell’Assunta, in
occasione della festa della Madonna delle Grazie il cui culto risale al
1500. Momento dell’anno molto atteso che richiama anche abitanti dei
paesi vicini e gli emigranti che abitualmente trascorrono le ferie nel loro
luogo di nascita. Punto di raccolta è il sagrato della chiesa di
Santa Caterina dove, nel tardo pomeriggio si raccolgono i devoti, vestiti
di bianco e detti “ flagellanti”. Questi tengono in mano catene
di ferro a maglie piccole con le quali, durante il percorso penitenziale,
si percuotono le spalle. All’arrivo del Sacerdote seguito dal
Crocifero e dalla banda musicale, ha inizio la processione penitenziale con
i flagellanti disposti su due file che lentamente si avviano verso la Chiesa Madre
battendosi delicatamente con le catene le spalle. Sulla soglia della
Matrice arrivano al momento dell’ Eucarestia, e, in ginocchio, si
avviano verso l’altare dove ricevono la Comunione. Al
termine della funzione religiosa entrano in Sacrestia per consumare un
piccolo pasto tradizionale. Subito dopo inizia la processione con i
flagellanti che, rinfrancati e posati gli strumenti di flagellazione,
sollevano sulle spalle il pesante fercolo con la statua marmorea della
Madonna delle Grazie che portano tra le strade e i vicoli, a volte stretti
e tortuosi del paese, compiendo sforzi non descrivibili. Oggi la
flagellazione non è scomparsa, si pratica ancora ma in modo quasi
simbolico con catenelle che servono solo da richiamo all’antica
pratica, ma che rischia di diventare solo motivo folkloristico per coloro
che sono in cerca di curiosità locali.
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©2008 Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato
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