Castroreale
E' situato a 394 m.s.m. su uno sprone
del versante settentrionale dei monti Peloritani, alla sinistra del
torrente Longano. Centro agricolo con 2.894 abitanti e una superficie di
75,2 kmq.
Nella frazione
Castroreale Bagni si trovano sorgenti di acqua solfurea
(soprattutto per
bagni) e bicarbonata ( per bibite e bagni), indicate nelle malattie
croniche delle articolazioni, del ricambio, del tubo digerente.
L'abitato è
d'impianto medievale, signoreggiato da un Castello fatto edificare da Federico II d 'Aragona intorno al
1324 e di cui rimane la
sola Torre a pianta circolare, dominante le valli
circostanti e il mare. La
Chiesa Madre dedicata all'Assunta risale al secolo XV e
venne ingrandita nel Seicento. Accanto si erge la Torre campanaria
edificata nel 1518. Nel 1853 vi veniva tracciata nel pavimento la Meridiana da
Nicolò Perroni Basquez, ad imitazione di quella esistente nella
Cattedrale di Messina opera di A. M. Jaci. All'interno sono da osservare le statue marmoree
della "Madonna col Bambino" di Antonello Gagini (1534); quella di
"San Giacomo" di Andrea Calamech ( sec. XVI ); di "San
Pietro" (1586) attribuita a Rinaldo Bonanno; della "Madonna di
Loreto" ( sec. XVI) di
Francesco Molinaro; di "S. Tommaso Apostolo" (1607) di scuola
napoletana; di "Santa Maria di Gesù" (1501) e di "S.
Caterina D'Alessandria" ( sec. XVI ), entrambe di Antonello Gagini.
Fra i dipinti, degni di nota sono un' "Addolorata con Gesù" del Cardile; i
"Santi Cosma e Damiano" di Filippo Jannello; la "Nascita
del Salvatore" del Bonfiglio; la "Circoncisione"
di Antonello Riccio; la
"Vergine del Rosario e Santi " ( 1655); l'
"Agonizzante" ( 1680)
e le "Anime Purganti", del pittore Filippo Jannello. Notevoli
anche la Cantoria
e il Coro in legno intagliato (
sec. XVII ). Nella chiesa di S. Maria degli Angeli si conserva la "Natività"
di Marco Pino, mentre , in quella di S. Agata, un'
"Annunciazione" di Antonello Gagini (1589) ed una pregevole
tavola quattrocentesca raffigurante "S.Agata" con scene del
martirio. Dopo aver ammirato la Porta Raineri (1808), sono da visitare le
chiese del SS. Salvatore (sec.
XIII – XV ); della Candelora ( sec. XV ); dell'Immacolata ( sec. XV);
di S. Maria di Gesù (sec. XV); di S. Agata (sec. XVI) e di S. Marina
( sec. XII – XVI ). Importante il Museo Civico che ha sede nell'ex
Oratorio dei PP. Filippini ( 1632), ordinato e curato con passione e competenza dal prof. Antonino
Bilardo. Fra le tante opere esposte, notevoli sono un capitello (sec. XVI
); una targa scartocciata (1580); una "Madonna in trono con Angeli e
l'Eterno Padre" in marmo bianco ( sec. XVI – XVII ); una lapide
sepolcrale del not. Domenico Aliquò (1678); un
"Crocifisso" in legno policromo ( sec. XV ); un Tronetto (sec.
XVII ); una Custodia (sec. XVIII ); un dipinto con la "Madonna
col Bambino" di Antonello
De Saliba ( 1503 - 1505) e un "Salvator Mundi" di Polidoro
Caldara da Caravaggio (1489 circa).
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©2008 Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato
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