Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari
Nel dicembre
del 1999 è stato
inaugurato, a Taormina, il “Museo Siciliano di Arte e Tradizioni
Popolari”, nato principalmente per la generosità di Giovanni
Panarello, antiquario di Taormina. La sua minuziosa e ricercata raccolta, frutto di
tanti anni di lavoro, ha trovato degna collocazione nelle sale di Palazzo
Corvaja. Esempio, questo, degno di lode e ammirazione perché si
è dimostrato che il pubblico ed il privato possono procedere
insieme, e bene. Tutti i pezzi, sono stati catalogati e ordinati in
sezioni da una Commissione Tecnico Scientifica e forniscono al visitatore
una visione completa della produzione artigianale siciliana tra il 1600
ed il 1900.
I materiali
esposti riportano indietro negli anni, ma per molti giovani è il
primo incontro con un mondo sconosciuto ed animato da altri sentimenti,
tipici delle generazioni passate.
Le sculture in
legno, i presepi siciliani, le ceramiche, parti di carretti , unitamente
agli splendidi cartelloni dell’Opera dei Pupi, costituiscono unico
aspetto omogeneo dell’arte dei pastori, dei costumi e ricami.
Il Museo si
articola in un percorso espositivo di tre ambienti che partendo dal
vestibolo, la grande sala del Quattrocento, ospita elementi strutturali
del carretto siciliano, dell’Opera dei Pupi, l’arte
pastorale, arredi , costumi e ricami, ex voto anatomici, immagini devote
e ritratti.
Nel corridoio di
collegamento con la sala del Trecento, sono esposti ex voto dipinti su
tavoletta, ceramiche, sculture su legno, dipinti su vetro e sculture
sbalzate su rame.
Nella sala del
Trecento, oltre ai pregevoli dipinti esposti alle pareti, si possono ammirare pregiatissimi
presepi in teca e realizzati in cera, legno, carta pecora, tela- colla, corallo
ed avorio.
© 2008
– testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato
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