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Casalvecchio Siculo

 

Centro agricolo su uno sprone del versante orientale dei monti Peloritani, con 1.152 abitanti su una superficie di 33,4 kmq. e un dislivello sul mare di 400 metri. 

La Chiesa Madre dedicata a S. Onofrio ( sec. XVII ) conserva un'acquasantiera marmorea del 1686, una tela di Gaspare Camarda  (1622)  e la statua di "S. Onofrio" in argento realizzata dallo scultore messinese Giuseppe Aricò.

Da visitare la chiesa di S.Teodoro ( sec. XVI ) che custodisce dipinti del pittore casalvetino Antonino Cannavò ( sec. XVII ); quella dell' Annunziata ( sec. XVI ) che conserva un dipinto di autore anonimo raffigurante l' "Annunziata" ( sec. XVII ), una scultura lignea con l' "Angelo Annunziante" ( 1742 ) di Francesco De Nardo e una tela con "S. Antonio  Abate" (  1760 ) di ignoto autore e la chiesa di San Cosimo ( sec. XVIII ).

Una visita a parte  e particolarmente approfondita merita la chiesa dei SS. Pietro e Paolo d'Agrò, sulla sponda sinistra del torrente omonimo.

Realizzata, in origine, dai monaci basiliani verso il 560, fu distrutta dagli Arabi e ricostruita nel 1172 dall'architetto Gerardo il Franco , come si legge nell'iscrizione in greco antico sull'architrave del portale d'ingresso. Abbandonata dai monaci nel 1794, si caratterizza per la particolare policromia  ottenuta con l'uso di laterizio rosato, dell'arenaria gialla, del candido calcare e della nera pomice lavica.

 

        

 

 

 

© 2008 – Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato