Uomini Illustri
Salvatore Pugliatti
Nasce a Messina il 16 marzo
1903. E' certamente la figura più rappresentativa della cultura
messinese del secolo scorso. Giurista di gran fama, musicologo, letterato,
critico d'arte, scrittore ed infaticabile animatore culturale. Consegue il
diploma di ragioneria nel 1921 ed ha, quali compagni di scuola, Salvatore
Quasimodo, Giorgio La Pira,
l’editore Giuffrè: sono questi i suoi primi e cari amici e lo
saranno per tutta la
vita. Inizia a lavorare, studiando da autodidatta, per
ottenere la licenza liceale. S’iscrive all’Università e
nel 1925 si laurea in Giurisprudenza, avviandosi subito ad una brillante
carriera accademica.
Negli anni Cinquanta, nella libreria dell’OSPE di
piazza Cairoli, riunisce ed anima un gruppo intellettuale, fondando con
Antonio Saitta la scanzonata “ Accademia della Scocca ”. Renato
Guttuso, Lucio Piccolo, Giuseppe Mazzullo, Giacomo De Benedetti, Giuseppe
Cucchiara,il poeta Vann’Antò e Antonio Saitta trovano in lui
un preciso punto di riferimento. E’ un momento felice per Messina ed
è Pugliatti che contribuisce a fare della sua città un centro
d’avanguardia culturale.
Grande innovatore,
non solo nel campo giuridico, ma anche in quelli della musica,
dell’archeologia, della letteratura e dell’arte. Ricoprendo
l’incarico di Rettore, per l’Ateneo e per Messina fece molto,
ottenendo risultati straordinari per opere e notevoli realizzazioni delle
quali ancora oggi la città beneficia ( definì il Diritto
“espressione della realtà concreta delle società umane “
).
Accademico dei
Lincei, membro del CNR e di tante altre istituzioni di prestigio,
resistendo alle innumerevoli offerte allettanti, Pugliatti scelse di
restare in Sicilia per crescere insieme alla sua gente.
Morì il 22
maggio 1976, a
Ragusa, dove si trovava per la
XV edizione del premio Vann’Antò, da lui
voluto in memoria dell’amico poeta scomparso.
2008
Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato
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