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Le Fortificazioni

Costituirono  il primo sistema difensivo della città in epoca medievale, con una svolta decisiva nel 1535 quando Carlo V ordinò la costruzione d’imponenti fortificazioni, essendo la città esposta ad attacchi dal mare  per la sua posizione strategica.

In pochi anni Messina divenne  un’imprendibile roccaforte che Turchi e Saraceni potevano solo guardare da lontano. Tra il 1536 e il 1538 le fortificazioni vennero rinforzate con fossati e baluardi, e, successivamente, viene avviata la costruzione delle  nuove fortezze di Gonzaga, Castellaccio e San Salvatore. L’insieme di queste opere trasformarono radicalmente la città e tutte le mura preesistenti furono mantenute e, nel contempo, ammodernate. Il nuovo forte di San Salvatore, edificato nella zona falcata del porto,  gli assicurò una difesa più efficace.

Nel contempo le nuove fortezze e l’ammodernamento del sistema difensivo condizionarono notevolmente lo sviluppo urbanistico, dal momento che tutte le costruzioni dovevano essere strategicamente collegate.

Agli inizi del ‘600 le mura che chiudevano Messina, sul mare, furono eliminate ed al loro posto venne edificata la “ Palazzata “ che, conservando l’impronta delle vecchie mura, dava un aspetto diverso alla città poiché i palazzi si alternavano a porte monumentali, conservando la “ Porta Reale"   costruita nel 1571 in onore di Don Giovanni D’Austria. Nel 1621, dedicata a Carlo V, venne realizzata la Porta Imperiale, che costituì l’ingresso principale di Messina a sud.

Le mura, ancora oggi in parte esistenti, sono divise in più parti a causa dei moderni fabbricati e delle vie che attraversano i torrenti  Boccetta, e Portalegni e delle brecce aperte per sistemare la Circonvallazione della città. L’esame delle mura ancora in sito, consente di capire le tecniche costruttive ed architettoniche del tempo.

 Sulle colline, a ridosso della città, sorgono il Castello Gonzaga e Castellaccio, edificati per il controllo di Messina   attraverso le vallate di Camaro, Casazza e Gravitelli.

Castel Gonzaga, iniziato a costruire nel 1540 su progetto di Antonio Ferramolino da Bergamo, ha una pianta stellare irregolare con sei bastioni e circondato da un fossato.  Al suo interno,  stretti cunicoli percorrono la base dei bastioni, grandi cisterne sono sistemate nel corpo della costruzione e, sulla terrazza, sorge la cappella settecentesca, a navata unica.

Il Forte  Castellaccio controlla Gravitelli e le alture sopra San Corrado.  Sulla data della sua costruzione lo storico Antonio Bonfiglio, nel 1606, asserisce sia opera del mitico Orione; risulta  solo che, nel 1547, il viceré Giovanni De Vega lo fece ricostruire con fascine e legname. La base è quadrata con bastioni angolari. Queste due fortezze  assicurarono alla città la copertura dai monti da qualsiasi attacco contro di essa.

La costruzione del Forte S. Salvatore inizia dopo la soppressione del monastero basiliano del S.S. Salvatore dei  Greci, che avvenne nel 1546, segnando anche l’inizio della militarizzazione della zona falcata che ancora oggi appartiene al demanio militare e in parte non accessibile. Dopo la realizzazione della Cittadella e della fortificazione della Lanterna del Montorsoli, la penisola di  San Raineri divenne un'unica fortezza.

 

 

 

©2008  Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato