I Monumenti
ll Monte di Pietà
Sulla Via XXIV Maggio, alle
spalle del Corso Cavour, si erge il Monte di Pietà, nato come istituzione
nel 1541 con lo scopo di liberare la povera gente dagli usurai.
In un primo momento
l’attività si svolse in alcuni locali della Chiesa di Santa
Maria della Pietà, costruita qualche decennio prima sull’area
della chiesa di San Basilio, donata alla Confraternita degli Azzurri e
demolita per ricostruirne una più grande e più comoda,
dedicata a Nostra Dama della Pietà. Nel 1616, l’architetto
messinese Natale Masuccio
iniziò la costruzione del palazzo del Monte nello spazio
antistante la chiesa, sulla strada dei Monasteri, ma morì tre anni
dopo, nel 1619, dopo aver completato la parte inferiore dell'edificio. L’ingresso, attraverso un portale a bugne, era
sovrastato da una lapide compresa in un timpano spezzato. Un vestibolo con
volta a botte immetteva, ai lati, in due grandi stanze con sottostanti
magazzini e, in fondo, ad un portico con colonnato a tre arcate con a
destra un cancello in ferro battuto che delimitava l’ingresso al
secondo piano, e, a sinistra, una fontana con un putto sopra un delfino. Un
vasto cortile delimitava l’accesso alla Chiesa di Santa Maria della
Pietà. Nel 1741 la
Confraternita, per celebrare il secondo centenario della
fondazione, affidò l'incarico ai messinesi Campolo e Basile di
progettare una scalinata in pietra dura di Taormina. L’opera fu
attuata in modo molto scenografico, confacente al gusto barocco del tempo;
a metà scalinata fu collocata una statua raffigurante
l’Abbondanza, opera di Ignazio Buceti. Il terremoto del 1908
provocò gravissimi danni all’intero complesso che venne
restaurato negli anni ottanta.
2008
Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato
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