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Il dialetto siciliano

 

 

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Il dialetto

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ALCUNI TESTI DIALETTALI

  • Scotto Andrea, Parnassu Sicilianu, manoscritto del 1634 conservato ala Biblioteca Regionale di Messina. Contiene 1718 composizioni poetiche tutte in siciliano.
  • Pitrè Giuseppe, Canti popolari siciliani (1870-71)
  • Pitrè Giuseppe, Proverbi siciliani (1880)
  • Pitrè Giuseppe, Fiabe e leggende popolari siciliane (1888)
  • Corrado Avolio, Introduzione allo studio del dialetto siciliano (1882)
  • Luigi Capuana, Teatro dialettale siciliano (1911-12)

TRADUZIONI IN DIALETTO SICILIANO

Illustri letterati messinesi hanno tradotto in dialetto siciliano, e particolarmente messinese, opere-capisaldo della letteratura mondiale di tutti i tempi: Ad esempio:

  • Angelo Di Capua (o Aniello Di Capua, cui è stato intitolato un Largo a Camaro Superiore), nel sec. XIV volgarizzò in siciliano lEneide di Virgilio.
  • Giovanni Campolo o Campoli, monaco messinese dei Frati Minori francescani vissuto nel sec. XIV, tradusse dal latino in siciliano i Dialoghi di San Gregorio Magno (Libru de lu dialugu de Santu Gregoriu). Si tratta del primo testo di volgare siciliano che si conosca e pare sia stato composto intorno al 1302.
  • Frà Paolo Principato dellOrdine di San Francesco di Paola, matematico e poeta insigne, scrisse nel 600 una storia della vita del suo santo in poesia e tradusse in dialetto messinese La Divina Commedia.
  • Tommaso Cannizzaro (Messina 17 agosto 1838 25 agosto 1921), poeta e letterato (fra le sue opere, In solitudine (1876); Foglie morte (1882); Cianfrusaglie (1884); Tramonti (1892); Uragani (1892)), nel 1904 pubblicò in terzine siciliane La Divina Commedia.
  • Gianni Argurio, cantastorie e folksinger messinese, ha pubblicato nel 1991 I prumissi spusi, riduzione e traduzione in dialetto messinese del romanzo di Alessandro Manzoni.

 

 

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©2008  Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato