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La Fontana Falconieri

 

Salendo da piazza Antonello  si giunge in  piazza Basicò  dove è situata, in uno slargo concavo, la Fontana Falconieri,   dallo stesso nome dell’architetto Carlo che, su incarico del Senato messinese, la progettò nel 1842 in occasione del diciottesimo centenario dell’arrivo a Messina della Lettera di Maria di Nazareth. Il suo stile eclettico è tra il rinascimento e il neoclassico. Nel 1843 venne collocata nella piazza Ottagona in via  Garibaldi, e, recuperata quasi integra dopo il terremoto del 1908,  fu accantonata in frammenti al Museo e lì vi rimase fino al 1957, quando, dopo svariate sollecitazioni di studiosi e storici, è stata rimontata nel sito attuale.

Essa poggia  su una grande vasca, attorno alla quale figurano altre quattro  piccole vasche sormontate da mostruosi cavalli marini con corpo di pesce e teste, rispettivamente, di leone, di uomo, di uccello rapace e di delfino. Questi cavalli furono  fusi in ferro a Palermo e inseriti nella fontana nel 1846,  tre  anni dopo la sua inaugurazione. Dal centro della vasca, da un basamento decorato con festoni in polvere di marmo, si eleva una stele quadrangolare, decorata con bassorilievi raffiguranti animali, che sorregge una vaschetta ovale.  Dal centro di quest’ultima sorge un’altra stele arrotondata , che termina con un capitello sul quale è poggiata un’altra vasca ovale. Dal centro di essa fiorisce un ornamento composto da foglie, tra cui risaltano due conchiglie marine.

 

 

 

 

 

 

 

 

2008  Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato