Messina a tavola
Piatti e dolci tipici messinesi
- Braciole di pesce spada:
fettine di pesce spada sottilissime,
ripiene con pane raffermo condito con pecorino, capperi tritati,
aglio, prezzemolo e olio. Si possono cucinare alla brace o al sugo di
ghiotta, che consiste in una salsa di pomodoro tradizionale con
l’aggiunta d’olive bianche in salamoia, snocciolate,
capperi e sedano.
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Braciolettine di carne alla messinese:
piccole fettine di vitello tagliate sottilissime, ripiene di pan grattato
condito con pecorino grattugiato, aglio, prezzemolo, sale, pepe nero e olio. Si gustano cucinate alla brace.
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Costardelle dello Stretto
fritte: pesce
azzurro pescato nelle acque dello Stretto di Messina, tra Bagnara Calabra e
Reggio Calabria, durante il passaggio dei branchi di pesce che,
generalmente, avviene nel mese di settembre. Si gustano fritte in padella
con olio, servite calde e accompagnate con cipolla di Tropea,
precedentemente affettata e messa a bagno in aceto rosso.
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Cozze dei Laghi di Ganzirri alla marinara: piatto locale preparato con
cozze del posto, pomodori spezzettati, aglio, prezzemolo, pepe nero
macinato grosso e olio.
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Crespelle di neonata: piatto preparato con neonata
di pesce messo a bagno in un composto d’uova, prezzemolo, formaggio
pecorino grattugiato e sale. A cucchiaiate, è immerso
nell’olio bollente, indorato
e poi mangiato caldo con qualche goccia di limone.
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Falsomagro al ragù: piatto
preparato con una larga fetta
di manzo, del peso di 600/ 800 grammi, imbottita con un composto di
carne tritata, uova sode tagliate, pan grattato, pezzi di formaggio
pecorino, tocchetti di mortadella e amalgamato con latte. L’impasto
è arrotolato nella fetta di carne e, per evitare che si possa aprire
durante la cottura, è cucito con ago e filo ai bordi. Il falsomagro,
così ottenuto, è immerso in una salsa di pomodoro con
aggiunta di cipolla, precedentemente soffritta con carne tritata.
Anticamente, questo piatto era cucinato a fuoco molto basso per almeno
quattro ore. A fine cottura, si estrae dalla salsa il “falsomagro” per
raffreddarlo, togliere il filo e tagliarlo a fette. Il tutto servito a tavola con sugo di ragù molto caldo.
- Pesce spada arrosto col “
sammurigghiu “:
fette di pesce spada arrostite sulla brace e condite con il “
sammurigghiu “, che consiste in una salsina preparata precedentemente con olio, succo di
limone, origano e aglio; il tutto amalgamato con l’aiuto di una
forchetta, con l’aggiunta di qualche dito d’acqua.
- Pesce stocco a ghiotta con le
"ventre":
il piatto consiste in
un composto di pezzi di pesce stocco, patate novelle e
"ventre" ripiene con pan grattato condito con capperi, olive
e pecorino. Il tutto, cucinato dentro un tegame di terracotta con
salsa di pomodoro, olive snocciolate, capperi, sedano, cipolla
affettata, pepe nero e olio.
- Sciusceddu:
piatto molto antico, preparato
per Pasqua, che consiste in un composto di polpette di carne tritata,
ricotta di pecora, uova, formaggio pecorino grattugiato e prezzemolo.
Le polpette sono precedentemente cucinate in brodo di carne o vegetale
e, a fine cottura, sistemate in una teglia unitamente alla ricotta,
precedentemente battuta con una frusta e amalgamata con uova,
formaggio e prezzemolo. Il tutto cucinato in forno molto caldo. Piatto
da gustare tiepido.
- Tonno con la cipollata: piatto preparato con grossi pezzi di tonno
infarinato e fritto in olio bollente; successivamente immerso in un
composto di cipolle affettate e soffritte nello stesso olio, con
aggiunta di un bicchiere d’aceto con un cucchiaio di zucchero.
Piatto da gustare freddo.
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