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C'era una volta...MESSINA

                       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

                                       

   

 

I Monumenti

 

Antonello da Messina

Don Giovanni D’Austria

Gaetano Martino

Gran Camposanto

Immacolata di  Marmo

Ludovico Fulci

Madonnina del Porto

Monte di Pietà

Annibale M.di Francia

Batteria Masotto

Porta Grazia

Re Carlo III di Borbone

Re Ferdinando II

Regina Elena

Statua di Messina

Teatro Vitt.Emanuele

Monumento ai Caduti

Papa Giovanni Paolo II

 

 

ll Monte di Pietà

 

 

Sulla Via XXIV Maggio, alle spalle del Corso Cavour, si erge il Monte di Pietà, nato come istituzione nel 1541 con lo scopo di liberare la povera gente dagli  usurai.

In un primo momento l’attività si svolse in alcuni locali della Chiesa di Santa Maria della Pietà, costruita qualche decennio prima sull’area della chiesa di San Basilio, donata alla Confraternita degli Azzurri e demolita per ricostruirne una più grande e più comoda, dedicata a Nostra Dama della Pietà.  Nel 1616, l’architetto messinese Natale Masuccio  iniziò la costruzione del palazzo del Monte nello spazio antistante la chiesa, sulla strada dei Monasteri, ma morì tre anni dopo, nel 1619, dopo aver completato la parte inferiore dell'edificio.  L’ingresso,  attraverso un portale a bugne, era sovrastato da una lapide compresa in un timpano spezzato. Un vestibolo con volta a botte immetteva, ai lati, in due grandi stanze con sottostanti magazzini e, in fondo, ad un portico con colonnato a tre arcate con a destra un cancello in ferro battuto che delimitava l’ingresso al secondo piano, e, a sinistra, una fontana con un putto sopra un delfino. Un vasto cortile delimitava l’accesso alla Chiesa di Santa Maria della Pietà. Nel 1741 la Confraternita, per celebrare il secondo centenario della fondazione, affidò l'incarico ai messinesi Campolo e Basile di progettare una scalinata in pietra dura di Taormina. L’opera fu attuata in modo molto scenografico, confacente al gusto barocco del tempo; a metà scalinata fu collocata una statua raffigurante l’Abbondanza, opera di Ignazio Buceti. Il terremoto del 1908 provocò gravissimi danni all’intero complesso che venne restaurato  negli anni ottanta.

 

 

 

 

 

 

 

2008  Testi e fotografie di Pippo Lombardo e Nino Principato