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Miti e leggende dello Stretto di Messina

 

 

PELORO

 

 

Peloro era la personificazione del promontorio di Messina oggi detto Capo del Faro. Vi si ammirava da lontano un tumulo di tale Dio o meglio una statua che si elevava in alto e serviva da segnale ai naviganti.

Peloro era il pilota della nave di Annibale il quale, ritenendosi ingannato poiché viaggiando verso lo Stretto provenendo da Occidente, non vide alcun passaggio, apparendo unite le coste di Sicilia e Calabria, fece uccidere il suo pilota, ma dopo poco si accorse che il passaggio in realtà esisteva veramente, come assicurava sino alla morte il povero Peloro. Annibale per immortalare il fedele pilota, ingiustamente ucciso, gli intitolò l’estremo capo dell’Isola. Questa leggenda tramandata da vari autori, diviene però insostenibile se si tiene conto che già nel VI sec. a.C., quindi circa 300 anni prima della venuta di Annibale in Sicilia, esisteva e si praticava diffusamente il culto alla ninfa Pelorias nella nostra città.